Dieci sindaci della Media Valle dell’Aterno e della Valle Subequana, in provincia dell’Aquila, hanno presentato il 9 gennaio una richiesta di accesso agli atti alla Regione Abruzzo e a Trenitalia.
L'obiettivo è acquisire tutta la documentazione relativa alla decisione di eliminare le fermate dei treni nelle stazioni locali, a seguito dell’attivazione della nuova bretella ferroviaria di Sulmona.
La protesta riguarda in particolare la soppressione delle fermate a Molina Aterno dei treni delle 13:05 (Sulmona – L’Aquila) e delle 19:05 (L’Aquila – Sulmona).
I sindaci, appartenenti a diversi schieramenti politici, proseguono così la loro battaglia contro la decisione unilaterale, che ritengono penalizzante per le aree interne.
Nelle prossime ore è previsto un incontro tra i sindaci, la Regione Abruzzo e Trenitalia per discutere la questione.
L’accesso agli atti è considerato un passaggio preliminare per avviare un eventuale ricorso al TAR.
La decisione di procedere legalmente si basa sulla mancata consultazione dei Comuni interessati, una situazione simile a quella del 2012, quando il Comune di Acciano vinse un ricorso al TAR contro la soppressione di alcune corse autobus della TUA, allora decisa unilateralmente dalla Regione.
I sindaci firmatari sono: Fabio Camilli (Acciano), Fernando Fabrizio (Castel di Ieri), Marisa Valeri (Castelvecchio Subequo), Sabrina Ciancone (Fontecchio), Francesco D’Amore (Fagnano Alto), Luca Santilli (Gagliano Aterno), Rodolfo Marganelli (Goriano Sicoli), Luigi Fasciani (Molina Aterno), Noemi Silveri (Secinaro) e Stefania Mariani (Tione degli Abruzzi).
La nuova bretella e i disagi per le aree interne
La soppressione delle fermate è legata all’attivazione della bretella ferroviaria di Sulmona, con la nuova stazione di Santa Rufina, che ha permesso di accorciare i tempi di percorrenza tra Pescara e L’Aquila grazie a un investimento di 12 milioni di euro.
Sono state così introdotte due nuove corse: una in partenza da Pescara alle 12:17 e arrivo a L’Aquila alle 14:02, e un’altra con partenza da L’Aquila alle 19:27 e arrivo a Pescara alle 21:12.
Il tempo di viaggio si è ridotto da due ore a un’ora e 45 minuti. Tuttavia, per consentire il passaggio di questi nuovi treni, sono state eliminate le corse che fermavano a Molina Aterno, penalizzando gli abitanti del territorio.
I sindaci della Valle Subequana e della Media Valle dell’Aterno denunciano che le loro comunità rischiano di essere trasformate in un semplice “corridoio di passaggio” per il nuovo collegamento ferroviario veloce tra L’Aquila e Pescara, privandole di un servizio essenziale per il territorio.