La vicenda del Frecciargento che ha anticipato la partenza di 50 minuti continua a far parlare e continua a farlo molto a sproposito.
Succede, così, che nonostante quanto accaduto sia chiarissimo, tantissimi giornali generalisti insistano a scrivere amenità che non stanno né in cielo né in terra.
Ed ecco quindi che "I passeggeri lasciati a piedi rincorrono il treno", il "Frecciargento parte in anticipo e dimentica i passeggeri", il Frecciargento "lascia i passeggeri a terra" e via discorrendo
A cadere nel tranello è anche il pur bravo Massimo Gramellini secondo il quale "sarebbe stato cortese mandare un messaggio ai passeggeri per avvertirli".
Il punto è proprio questo.
Il messaggio Trenitalia lo ha inviato ma ha raggiunto solo chi ha lasciato i propri dati per essere avvertito in caso di necessità.
A tracciare bene la problematica ci pensa Odissea Quotidiana.
"In base all’attuale impianto normativo attuale, le imprese ferroviarie non possono imporre al viaggiatore l’obbligo di fornire un canale di contatto al momento di acquisto del biglietto.
Questo, ad esempio, non avviene per le compagnie aeree, dove il cliente è tenuto a fornire l’indirizzo mail e il numero di telefono e deve accettare che i propri dati possano essere trattati per lo smart caring in caso di necessità: la mancata accettazione di queste condizioni non consente al cliente di acquistare il biglietto.
Da ciò si evince cosa è andato storto col Frecciargento 8556: poiché una gran parte dei viaggiatori non aveva accettato di essere ricontattato, lo smart caring di Trenitalia non ha potuto raggiungere la clientela che, giunta in stazione, si è trovata col treno già partito".
Una mancanza dei viaggiatori, dunque, né di Trenitalia né del Ministero dei Trasporti.
In tal senso va detto che Trenitalia ha cercato comunque di riproteggere i viaggiatori su treni alternativi o mediante il rimborso del biglietto.
Quel che si auspica Odissea Quotidiana e che non possiamo far altro che appoggiare è che il Parlamento legiferi affinché la corsa in treno venga considerata alla stregua di un volo aereo, con tutti i servizi annessi e connessi, tra cui lo smart caring al quale il viaggiatore deve essere obbligato a aderire.