L'infrastruttura del Ponte sullo Stretto di Messina sta entrando in una fase cruciale del suo iter realizzativo.
Durante un importante incontro al Ministero delle Infrastrutture, si è svolto un monitoraggio delle attività completate e di quelle in corso, delineando i prossimi passi per ottenere l’approvazione definitiva del progetto da parte del CIPESS.
L'avvio dei cantieri previsto per il 2025
Secondo Pietro Ciucci, Amministratore Delegato di Stretto di Messina, l’avvio dei cantieri è programmato per la seconda metà del 2025.
I primi interventi riguarderanno la viabilità alternativa e le opere propedeutiche richieste dalle amministrazioni locali, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto dei lavori sul territorio fin dall’inizio.
L’ingegner Ciucci ha ribadito che il progetto del Ponte sullo Stretto è stato studiato in maniera approfondita, risultando tra le opere ingegneristiche più analizzate al mondo.
Ha inoltre sottolineato che strutture simili sono state già realizzate in aree ad alta sismicità come Turchia, Giappone e California, confermando che i ponti sospesi, per la loro stessa natura, sono meno sensibili agli effetti di un terremoto.
Un'opera strategica per i trasporti e l'economia
Il Direttore Tecnico Valerio Mele ha evidenziato il ruolo strategico del ponte, che sarà operativo 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno, senza interruzioni dovute al vento.
Inoltre, il ponte rappresenta un’opportunità per rendere la Sicilia un nodo centrale nel traffico commerciale del Mediterraneo, grazie alla creazione di un sistema integrato tra porti, logistica e trasporti.
A livello europeo, il Ponte sullo Stretto è stato confermato dal Consiglio Europeo come un’infrastruttura chiave del corridoio “Scandinavo-Mediterraneo” della rete TEN-T.
Questa rete di trasporto mira a rafforzare la connessione tra i Paesi membri dell’Unione Europea e a contribuire alla sostenibilità ambientale.
Benefici per l'ambiente e lo sviluppo locale
L’opera risponde ai quattro obiettivi principali dell’UE:
- Coesione, migliorando i collegamenti tra Nord e Sud Italia.
- Efficienza, garantendo trasporti più veloci e sicuri.
- Sostenibilità, con una riduzione dell’inquinamento rispetto agli attuali traghetti.
- Incremento dei benefici per gli utenti, con tempi di percorrenza certi e costi prevedibili.
Il progetto ha anche ottenuto un cofinanziamento europeo per la progettazione esecutiva della parte ferroviaria, grazie al programma Connecting Europe Facility for Transport.
L'Agenzia Europea CINEA ha valutato positivamente l’impatto del ponte su accessibilità, sviluppo economico e riduzione delle emissioni inquinanti.