Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha avviato le attività propedeutiche alla rimozione del ponte ferroviario sul fiume Santerno, a Sant’Agata sul Santerno (Ravenna).

Si tratta di lavori che consentiranno di allestire il cantiere che si occuperà dello “svaro” della travata metallica, collocata oggi a una quota più bassa rispetto agli argini del fiume, innalzati dopo le esondazioni del 2023.

In particolare si procederà con la pulizia dell’area, la posa delle recinzioni di sicurezza, la creazione di piste di cantiere e l’installazione delle strutture prefabbricate riservate ai tecnici e alle maestranze.

A seguire sarà creato un rilevato in terra, su cui posizionare la gru che verrà utilizzata per lo spostamento della travata. Si tratta di una gru particolare le cui caratteristiche – fra cui un braccio meccanico di 40 metri – renderanno possibile rimuovere interamente la travata in ferro del ponte del peso di 200 tonnellate.

Le attività propedeutiche si concluderanno con il consolidamento del terreno in un’area – la cosiddetta “platea di varo” - dove posizionare il manufatto subito dopo la rimozione per la demolizione e il successivo smaltimento.

Il termine di questi lavori è previsto per l’inizio dell’estate. A seguire saranno programmate le attività di rimozione della travata, già autorizzate dell’Agenzia Sicurezza Territoriale e protezione Civile di Ravenna, e di demolizione delle spalle in alveo.

Nel cantiere saranno impegnati giornalmente fino a 25 tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici coadiuvati da 10 mezzi d’opera.

L‘investimento di RFI per questa fase dei lavori è di circa 5 milioni di Euro, finanziati dal Commissario per la Ricostruzione.

Rete Ferroviaria Italiana ha poi ultimato la progettazione definitiva della struttura del nuovo ponte in sostituzione di quello che sarà demolito, la cui fase realizzativa deve ancora essere finanziata.

In corso la progettazione delle opere complementari connesse all’innalzamento dei binari nella zona di intervento.

Il progetto, che dovrà poi essere approvato dagli enti competenti, prevede un intradosso superiore di 1,5 metri rispetto alla sommità arginale, una campata unica di 78 metri di ampiezza e nessuna pila in alveo.

Foto di repertorio