Nuoro aspetta ancora. E da sette mesi tutto tace.

L’ultimo aggiornamento sul progetto di collegamento ferroviario tra il capoluogo barbaricino e la rete nazionale risale al 23 gennaio 2025. Da quel momento, nessuna novità.

Lo studio di fattibilità avviato da Rete Ferroviaria Italiana si è concentrato sugli aspetti tecnici, ma manca completamente l’analisi economica, rallentata dai limiti imposti dalla finanza pubblica. L’intervento previsto copre 50 chilometri, con una parte consistente – oltre la metà – composta da viadotti e gallerie.

L’attuale esecutivo ha ribadito l’intenzione di realizzare la linea Nuoro‑Abbasanta, ma non ha indicato tempi né modalità. Intanto, il comitato cittadino che da quasi un decennio sostiene la causa denuncia un clima di crescente incertezza e frustrazione.

Nonostante il PNRR destini circa 50 miliardi di euro alle infrastrutture del Mezzogiorno, Nuoro continua a rappresentare un’anomalia: è uno dei pochi capoluoghi di provincia d’Italia senza un collegamento ferroviario con la rete principale. Un isolamento che, in una regione insulare, pesa il doppio – penalizzando sviluppo, mobilità e diritti di cittadinanza.

Di recente, l’assessora ai Trasporti Barbara Manca ha incontrato i vertici di RFI, sollecitando un’attenzione più concreta verso le esigenze della Sardegna.

La richiesta è chiara: riequilibrare gli investimenti e garantire che anche l’isola abbia un ruolo centrale nella programmazione nazionale del sistema ferroviario.