I nuovi tornelli della stazione di Mestre sarebbero dovuti entrare in funzione oggi, ma a causa di alcuni problemi tecnici l’attivazione è stata posticipata.
Il ritardo, però, sarà breve: con ogni probabilità, i varchi saranno operativi prima di Pasqua.
Le Ferrovie hanno già preparato un piano operativo che verrà presentato nei prossimi giorni al prefetto Darco Pellos e al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’introduzione dei tornelli rappresenta una sfida importante, perché Mestre, a differenza di Roma, Milano, Firenze e Venezia – dove i varchi sono già in funzione – non è una stazione di testa, bensì una stazione di transito. Ciò la rende la prima in Italia ad adottare questo sistema di controllo accessi.
Il motivo è semplice: nelle stazioni di testa, dove i treni terminano la corsa, le uscite sono meno numerose e richiedono un solo punto di controllo.
In una stazione di transito, invece, la gestione degli accessi è più complessa e richiede uno sforzo maggiore.
Anche la Polfer sostiene il progetto, che potrebbe seguire il modello già sperimentato con successo alla stazione di Venezia Santa Lucia negli ultimi mesi. Qui sono stati installati varchi mobili con barriere “tendiflex” simili a quelle degli aeroporti: tre coperti, per i binari dall’1 Nord al 14, e uno all’aperto, per i binari dal 15 al 22. L’accesso alla Sala Blu, dedicata ai passeggeri a ridotta mobilità, rimane sempre libero.
Tre punti di accesso
Per gestire al meglio i flussi e limitare il problema degli accessi multipli, sono state valutate diverse soluzioni, tra cui l’installazione di varchi singoli per ogni binario. Tuttavia, questa opzione si è rivelata impraticabile a causa dell’elevato numero di addetti necessari per la sorveglianza.
La scelta definitiva prevede tre punti di accesso controllati: uno al piazzale delle corriere, uno nell’atrio centrale e uno in via Ulloa, lato Marghera. Il controllo sarà affidato a un team misto composto da forze dell’ordine e personale di vigilanza privata.
Fonte Il Gazzettino