La Regione Toscana rilancia il connubio tra cultura e mobilità ferroviaria organizzando due treni charter dedicati a quanti vorranno partecipare alla XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025.

Dopo il successo dello scorso anno, l’iniziativa si amplia: saranno infatti due i convogli speciali che partiranno alla volta di Torino Lingotto, uno da Livorno e l’altro da Chiusi-Chianciano Terme.

Si tratta di un’occasione importante per la Toscana, che ha deciso di organizzare gratuitamente questi treni speciali, pensati non solo come mezzo di trasporto ma come veri e propri Treni dei Lettori, simbolo di una regione che investe nella cultura e nella mobilità sostenibile.

Il treno in partenza da Chiusi-Chianciano Terme, un Frecciarossa ad alta velocità, offrirà 800 posti e partirà sabato 17 maggio alle ore 06:50.

Il convoglio effettuerà fermate strategiche ad Arezzo (07:17-07:20) e Firenze Rifredi (07:57-08:09), per poi arrivare a Torino Lingotto alle 10:55, a pochi passi dal cuore del Salone. Il rientro è previsto in serata, con partenza da Torino Lingotto alle 18:20 e arrivo a Chiusi alle 22:11, sempre con fermate intermedie a Firenze e Arezzo.

L’iniziativa del Treno dei Lettori rappresenta un modello virtuoso che la Toscana vuole consolidare anche nei prossimi anni. Lo slogan scelto, Leggere liberi, leggere tutti, riflette l’impegno regionale a promuovere la lettura come piacere e diritto universale. Il viaggio stesso diventa parte dell’esperienza culturale, un momento di condivisione tra chi ama i libri e il territorio.

A bordo dei treni e poi allo stand della Toscana a Torino, la Regione sarà presente con editori, autori e numerose iniziative: laboratori di scrittura per ragazzi a cura dell’Associazione Macramè – Porto delle Storie, attività della scuola di scrittura dell’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano e l’intervento dei giovani poeti del Premio Von Rezzori.

Con questa operazione, la Toscana rafforza la sua presenza al più importante evento dell’editoria italiana e valorizza la ferrovia come mezzo chiave per una mobilità culturale collettiva e sostenibile.