È stata una notte decisamente indimenticabile per 150 passeggeri del treno Eurocity partito da Ginevra sabato 5 aprile alle 18:27, diretto a Milano.

Intorno alle 21:00, una volta raggiunto il confine italiano, il convoglio è stato costretto a fermarsi a Briga.

Dopo un’attesa di circa un’ora, ai passeggeri è stato comunicato che il treno non avrebbe proseguito la corsa. L’annuncio, dato verso le 22:00, ha lasciato i presenti increduli: chi voleva, poteva trascorrere la notte a bordo, dormendo sui sedili fino al mattino seguente.

Un’esperienza tanto insolita da spingere le FFS ad avviare un’indagine interna per capire cosa sia andato storto.

Se molti hanno cercato altre soluzioni, una ventina di passeggeri ha scelto di restare sul treno, affrontando una lunga e scomoda nottata. 

Le FFS, per voce del portavoce Patrick Walser, hanno espresso rammarico per l’accaduto: «Il nostro personale è rimasto a bordo per assistere i viaggiatori e distribuire acqua. La maggior parte è riuscita comunque a trovare soluzioni alternative».

La causa del disservizio? Una concatenazione di eventi. Il treno, già in ritardo di un’ora e venti a causa di un "incidente con persone" a Losanna, è arrivato a Briga dove è stato bloccato: «Contrariamente a quanto previsto, ci è stato comunicato che non era possibile proseguire nella galleria del Sempione per via di cantieri sul lato italiano», ha spiegato Walser.

In casi simili, precisa, le FFS si fanno carico delle spese di pernottamento, trasporto alternativo e rimborsi.

Quanto successo sarà ora oggetto di un’analisi approfondita da parte dei team competenti, per evitare il ripetersi di situazioni simili.