Lo avevamo già visto nei mesi scorsi in Alstom e adesso è quasi pronto a solcare i binari italiani.
Si tratta del Coradia Stream a otto casse prodotto dalla azienda francese che ha realizzato anche i simili ETR 103 ed ETR 104.
Il primo esemplare, classificato ETR 108 n.017 è stato trasferito venerdì 28 marzo 2025 da Savigliano al Brennero.
Il convoglio, ancora privo di livrea commerciale, è stato trainato dalla 494.705 di Captrain Italia, accompagnato da due carri di Rail Adventure, rispettivamente marcati 87 80 279 7 013-5 Habfis D-RADVE e 87 80 279 7 014-3 Habfis D-RADVE.
Una volta giunto al confine italo-austriaco, è prevista la prosecuzione con un'altra impresa ferroviaria estera per raggiungere il circuito di Velim, in Repubblica Ceca, dove sarà sottoposto per diversi mesi a intensi test prima di rientrare in Italia per l’iter di omologazione.
Osservando il convoglio, si nota immediatamente la lunghezza complessiva di ben 165 metri.
A differenza degli ETR 103/104 dai quali in qualche modo come detto deriva, ogni cassa è dotata di una porta a singola anta anziché doppia.
Il treno utilizza carrelli Jakobs tra le casse, con l'eccezione dell’interconnessione tra la quarta e la quinta cassa.
Inoltre, i due pantografi sono collocati sulla sesta cassa.
Il nuovo Coradia sarà in grado di raggiungere una velocità massima di 200 km/h, grazie anche all’installazione del pantografo JRC 200, testato esattamente un anno fa sull’ETR 463 n.27 tra Faenza e Rimini.
L'Umbria è stata la prima regione a ordinare questi convogli, con un totale di 12 unità destinate a sostituire le attuali carrozze per Medie Distanze tra Ancona e Roma.
Anche la Toscana ha commissionato 6 treni, mentre il Lazio ne ha ordinati 4.
Per la cronaca ecco nell'ordine le marcature del convoglio trasferito oggi:
94 83 4108 117-4 I-TI
94 83 0108 217-8 I-TI
94 83 0108 317-6 I-TI
94 83 6108 417-1 I-TI
94 83 6108 517-8 I-TI
94 83 0108 617-9 I-TI
94 83 0108 717-7 I-TI
94 83 4108 817-7 I-TI
Tutte le fotografie degli ETR 108 sono disponibili cliccando qui.
Foto di Samuele Grandinetti e Igli Sheldija