Il Consiglio degli Stati svizzero ha approvato oggi un piano di investimento di 16,4 miliardi di franchi per l’infrastruttura ferroviaria del paese, che sarà destinato al periodo tra il 2025 e il 2028.

Questo stanziamento è stato concordato all’unanimità e segue l'approvazione analoga da parte del Consiglio Nazionale lo scorso settembre.

La cifra è superiore di circa 2 miliardi rispetto a quella prevista per l'attuale periodo di investimenti e di 1,3 miliardi rispetto alla proposta iniziale del Consiglio federale durante la consultazione.

L'aumento del budget servirà a compensare gli effetti dell'inflazione e a garantire più risorse effettive per il sistema ferroviario.

Grazie all'aumento di fondi, sarà poi possibile attuare, tra le altre cose, i progetti già pronti per rendere le ferrovie svizzere completamente accessibili alle persone con disabilità.

Tenendo conto dello stato dell’infrastruttura, ritenuto buono, “il credito richiesto è proporzionato e sostenibile”, ha sottolineato Marianne Maret (Centro/VS) a nome della commissione.

Le spese sono finanziate interamente tramite il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria della Confederazione.

Nell'ambito dello stesso progetto, il Consiglio Nazionale ha approvato un secondo decreto che libera un credito d’impegno di 185 milioni di franchi per finanziare contributi d'investimento destinati agli impianti per il traffico merci privato nel periodo 2025-2028.

Questo intervento mira a proseguire il supporto al traffico merci su rotaia e a favorire il trasferimento del traffico attraverso le Alpi, incentivando così l'uso del trasporto ferroviario per il settore delle merci, in linea con le politiche di sostenibilità e di riduzione del traffico su strada.

Il finanziamento proviene dai proventi dell’imposta sugli oli minerali e da altri fondi a destinazione vincolata, garantendo una base solida e specifica per il progetto.

Infine, il credito quadro per i contributi d’investimento destinati agli impianti per il traffico merci privato sarà prolungato di due anni, fino alla fine del 2026.

Questa estensione è stata decisa per permettere il finanziamento dei grandi progetti previsti inizialmente, che hanno subito dei ritardi.

In questo modo, anche le iniziative che non sono riuscite a rispettare i tempi originari potranno comunque beneficiare del finanziamento necessario per la loro realizzazione.