Il progetto "Binari senza tempo" di Fondazione FS ha riportato in vita oltre 600 chilometri di ferrovie dismesse in Italia.

Tra queste, spicca la linea Fabriano–Pergola, rinominata "Subappennina Italica", che ha già dimostrato di avere un impatto significativo sul territorio marchigiano.

Secondo i dati aggiornati, dal 2021 al primo semestre del 2025, sono stati oltre 15.000 i passeggeri saliti a bordo dei convogli storici che percorrono i 31 chilometri di binari tra Fabriano e Pergola. Le 48 corse turistiche, con una capienza media di circa 330 persone (accompagnatori inclusi), hanno registrato un tutto esaurito in numerose occasioni, a conferma di un crescente interesse per il turismo ferroviario.

Il successo del treno storico non si misura solo in numero di viaggiatori. L'indotto economico generato è evidente, a partire dai musei e siti culturali toccati dal percorso:

  • Il Museo dei Bronzi Dorati di Pergola, ad esempio, ha raddoppiato i visitatori rispetto al 2019, superando nel 2024 quota 20.000 biglietti staccati.

  • Presso il Parco dell’ex miniera di zolfo di Ca’ Bernardi a Sassoferrato, si è registrato un aumento del 162% nei flussi turistici e un incremento del 55-65% nel fatturato.

Questi dati confermano quanto riportato anche da uno studio condotto dall’Università Bocconi su incarico della Fondazione FS: ogni euro speso per un biglietto del treno turistico ne genera altri tre sul territorio, grazie a spese in ristoranti, alberghi, prodotti tipici e artigianato. Uniontrasporti, società in house delle Camere di Commercio, evidenzia inoltre che ogni euro investito in infrastrutture ferroviarie produce un ritorno doppio in termini di indotto locale.

«Dicevano che era un ramo secco – sottolinea l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli – ma i dati parlano chiaro: questi treni storici sono motori di sviluppo economico».

L’utenza? In prevalenza marchigiani, ma non mancano i turisti da Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Veneto, oltre a viaggiatori internazionali provenienti da Austria, Francia, Inghilterra e Olanda.

Alla luce di questi risultati, la Regione Marche ha inserito il potenziamento del trasporto ferroviario turistico nel piano "Marche 2032", chiedendo a RFI la riattivazione di ulteriori tratte come la Pergola–Urbino e la Fano–Fossombrone, con l’obiettivo di completare un vero e proprio anello ferroviario turistico che valorizzi l’entroterra regionale.

Fonte Il Resto del Carlino