Prosegue a ritmo sostenuto la trasformazione dell’area ferroviaria di Edolo, destinata a diventare uno snodo strategico per la mobilità sostenibile in Valle Camonica.
Tra le novità più rilevanti, la realizzazione di una delle tre centrali a idrogeno previste in provincia di Brescia, che fornirà il carburante ai nuovi convogli ferroviari in arrivo nel 2026.
Per far spazio all’impianto è stato demolito lo stabilimento dismesso dell’ex azienda Secol. La bonifica, che ha riguardato anche la rimozione della copertura in amianto, è avvenuta sotto la supervisione dell’Ats e con la presenza dell’amministrazione comunale.
Attualmente è in corso la fase di separazione e smaltimento dei materiali, propedeutica all’avvio del cantiere per la centrale.
L’investimento complessivo per l’opera supera i 30 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri 10 destinati alla riqualificazione della stazione e delle aree limitrofe.
Una trasformazione profonda che, tuttavia, ha sollevato alcune perplessità tra i residenti. Per questo, il sindaco Luca Masneri ha convocato un’assemblea pubblica prima di Pasqua per illustrare i dettagli del progetto e rassicurare la cittadinanza.
Un progetto “verde” e integrato nel territorio
«Comprendiamo le preoccupazioni di alcuni cittadini – ha dichiarato il primo cittadino – ma abbiamo affrontato il progetto con la massima attenzione, sia sul piano autorizzativo sia in fase esecutiva».
Il Comune ha incaricato anche un docente dell’Università di Padova, esperto in sicurezza industriale, per valutare ogni possibile scenario di rischio, anche quelli non previsti dalle normative.
Il sindaco ha inoltre sottolineato che l’idrogeno prodotto a Edolo sarà "verde", ottenuto cioè da fonti rinnovabili e non da combustibili fossili, a conferma dell’impegno verso una mobilità realmente sostenibile.
Riqualificazione urbana: nuovi parcheggi, marciapiedi e un giardino pubblico
Oltre alla centrale, l’intervento prevede una serie di opere di riqualificazione urbana: la creazione di nuovi parcheggi pubblici, la sistemazione del binario morto che collega via Industriale alla stazione, con la realizzazione di un marciapiede illuminato, e una nuova banchina conforme agli standard attuali, con attraversamento pedonale sotterraneo.
Entro l’anno sarà infine demolito il casello ferroviario dismesso, situato al passaggio a livello, ormai in stato di abbandono. Al suo posto sorgerà un giardino pubblico, a servizio delle abitazioni di via Marconi.