Di seguito il comunicato con cui le sigle sindacali FIT-CISL del Trentino denunciano la grave situazione in cui versa, a loro parere, la  Ferrovia Trento - Malè.

La Ferrovia Trento - Malè rischia di chiudere i battenti a causa delle enormi difficoltà che macchinisti e capotreno incontrano nel mantenere i titoli abilitativi.

Per rinnovare le loro abilitazioni, infatti, il personale deve recarsi periodicamente presso l’unità sanitaria di Verona, l’unico centro nelle vicinanze in grado di effettuare questo tipo di visite.

Attualmente, sette agenti tra capotreno e macchinisti sono già sospesi dal servizio o destinati ad altre mansioni.

La preoccupazione tra i lavoratori è grande, poiché la sospensione dell’abilitazione comporta anche la rinuncia alle indennità legate ai turni di servizio.

Le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI, con una lettera unitaria inviata il 29 gennaio 2025, avevano già sollecitato un intervento per risolvere la situazione.

Successivamente, durante un incontro con l’azienda Trentino Trasporti, erano arrivate rassicurazioni su una possibile soluzione per sbloccare l’impasse di Verona.

Tuttavia, secondo le ultime notizie, le visite mediche a Verona risultano ancora sospese.

Questo blocco, che al momento riguarda solo il personale ferroviario, potrebbe presto estendersi a tutto il personale viaggiante, inclusi gli autisti.

Come Segretario della FIT-CISL, chiedo un immediato intervento da parte delle istituzioni per risolvere quello che appare come un semplice disguido burocratico ma che, di fatto, rischia di mettere in ginocchio l’intero sistema di trasporto pubblico trentino.

Già oggi Trentino Trasporti fatica a reperire nuovo personale e, se gli attuali lavoratori vengono messi forzatamente a riposo, la situazione diventa insostenibile.

Questo scenario non è compatibile con la necessità di garantire un servizio pubblico efficiente ai cittadini né con l’obiettivo di assicurare condizioni di lavoro stabili ai dipendenti.

FIT-CISL del Trentino
Il Segretario Regionale (Massimo Mazzurana)

Fonte Agenzia giornalistica Opinione