Con 640.000 tonnellate di merci movimentate e 1.700 treni partiti nei primi mesi del 2024, il terminal ferroviario dell’Interporto di Trento si conferma un nodo strategico per la logistica del Nord Italia.
Un risultato che equivale a circa 63.000 camion in meno sulle strade, a favore del trasporto su rotaia verso il resto d’Europa, i porti italiani e le rotte transoceaniche.
E la crescita non si ferma.
Le stime per fine anno parlano di 740.000 tonnellate di merce e 2.200 treni in partenza.
Numeri che raccontano un’efficienza in costante aumento, in una struttura che gestisce ogni giorno un traffico eterogeneo: dal vino al legname, dai chiodi alla pasta.
"Gestiamo una media di dieci coppie di treni al giorno, con servizi che vanno dal trasporto RoLa alla cellulosa, dai convogli Helrom ai treni MSC. Ci sono anche treni che arrivano dall’Abruzzo, carichi di furgoni", spiega Vigilio Filippi, direttore operativo del terminal.
A garantire il funzionamento dell’area sono oltre cento lavoratori.
Interbrennero, la società che gestisce l’interporto, è una S.p.A. a maggioranza pubblica (90%), ma si sostiene economicamente attraverso l’ampia gamma di servizi offerti.
Oltre al traffico merci, infatti, l’interporto è anche un centro logistico a tutto tondo: hotel, ristoranti, officine, magazzini, dogana e aree di sosta per autisti e macchinisti.
Sui treni che trasportano TIR, non mancano le cuccette dove i conducenti possono riposare mentre i loro mezzi viaggiano su rotaia.
Attiva dal 1994, la struttura continua a evolversi.
In programma c’è l’ampliamento con tre nuovi binari, in vista dell’entrata in funzione del Tunnel di Base del Brennero (BBT) e del traffico ad alta capacità.
"Il progetto di ampliamento ha raggiunto un costo stimato di 55 milioni di euro, partito inizialmente con una previsione di dieci milioni", dichiara Roberto Bosetti, presidente di Interbrennero.
"Con il supporto della Provincia di Trento, nostro principale azionista, stiamo lavorando per reperire le risorse necessarie".
L’avvio dei lavori è previsto per il 2026, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2028.