Il primo treno a idrogeno italiano è arrivato il 23 gennaio 2025 nel nuovo impianto di manutenzione e rifornimento di Rovato, in provincia di Brescia.
Il convoglio fa parte di una flotta di 14 treni acquistati da FNM grazie ai finanziamenti della Regione Lombardia, con il supporto del PNRR.
Il treno è stato trasferito dal circuito di prova di Salzgitter (Germania), dove è stato testato dal costruttore Alstom.
L’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord, è il primo in Italia progettato specificamente per la manutenzione e il rifornimento di treni a idrogeno.
Nei giorni successivi all’arrivo, il costruttore dell’impianto e il fornitore di idrogeno Sapio hanno effettuato test di collaudo e rifornimento.
Il treno proseguirà con ulteriori prove su circuito e lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo, in vista dell’entrata in servizio commerciale prevista entro il primo semestre del 2026.
Durante l’evento di presentazione, le autorità regionali e aziendali hanno sottolineato l’importanza strategica del progetto per la sostenibilità e l’innovazione nel trasporto ferroviario.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato che il progetto conferma la vocazione della regione all’innovazione e alla creazione della prima Hydrogen Valley italiana. L’assessore alla Mobilità, Franco Lucente, ha evidenziato come il treno a idrogeno rappresenti un passo fondamentale verso la decarbonizzazione del trasporto pubblico locale. L’assessore alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi, ha sottolineato il valore del progetto per il territorio del Sebino e della Valcamonica.
L’impianto di Rovato è dotato di cinque binari di sosta all’aperto, due binari al chiuso per la manutenzione, un binario coperto per il lavaggio dei treni e un sistema di rifornimento con dispenser di idrogeno a 350 bar.
Sono stati installati avanzati dispositivi di sicurezza, tra cui sensori per il rilevamento di fughe di idrogeno e impianti antincendio.
L’investimento totale per la realizzazione del sito è stato di 30 milioni di euro, di cui un milione finanziato dal PNRR per l’impianto di rifornimento.
Il progetto H2iseO, promosso dal Gruppo FNM dal 2020, mira a favorire la transizione ecologica nel trasporto ferroviario. Il presidente di Ferrovienord, Pier Antonio Rossetti, ha ribadito l’importanza della sostenibilità e della sicurezza nell’infrastruttura ferroviaria. L’amministratore delegato di Trenord, Andrea Severini, ha sottolineato il coinvolgimento dell’azienda in tutte le fasi del progetto, dalla formazione del personale alla gestione operativa del nuovo servizio.
I treni
I nuovi treni Coradia Stream H, sviluppati da Alstom, utilizzano l’idrogeno per produrre elettricità, evitando emissioni di CO2.
Ogni treno offre 240 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 km. Il sistema di propulsione prevede celle a combustibile che trasformano l’idrogeno in elettricità, con batterie agli ioni di litio che accumulano l’energia per supportare l’accelerazione e migliorare l’efficienza energetica.
Questi treni vengono realizzati interamente in Italia negli stabilimenti Alstom: a Savigliano per lo sviluppo e la certificazione, a Vado Ligure per l’allestimento della power car con le tecnologie a idrogeno, a Sesto San Giovanni per i componenti e a Bologna per il sistema di segnalamento. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Ipcei Idrogeno 1.
Un passo importante verso la transizione energetica
L’amministratore delegato di Alstom Italia, Michele Viale, ha sottolineato come il progetto segni un passo fondamentale nella transizione energetica e nella decarbonizzazione del settore ferroviario. L’introduzione di questi treni rappresenta un importante passo avanti per il sistema di trasporto locale, migliorando non solo la sostenibilità, ma anche il comfort e la qualità del servizio per i viaggiatori.
Il presidente di Sapio, Alberto Dossi, ha evidenziato che il nuovo impianto di rifornimento di Rovato è un’infrastruttura all’avanguardia, unica in Italia e tra le poche in Europa. Il sistema di rifornimento mobile impiega carri bombolai ad alta pressione, evitando la necessità di stoccaggi fissi e rendendo il rifornimento più efficiente e sicuro.
L’introduzione dei treni a idrogeno in Lombardia non è solo un passo tecnologico, ma anche un’opportunità per sviluppare un distretto industriale basato sull’idrogeno, con ricadute positive in termini di occupazione e crescita economica.
La Regione Lombardia, con investimenti significativi nel trasporto pubblico, punta a una flotta ferroviaria completamente rinnovata entro il prossimo anno, accelerando la transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile.