Si difende, come è giusto che sia, il macchinista ritenuto responsabile dello scontro tra due treni sulla linea Rimini - Bologna. 

Il ferroviere sostiene che l’incidente sia dovuto a carenze nei sistemi di sicurezza.

Il suo avvocato attribuisce le responsabilità dell’accaduto a RFI e Trenitalia.

L’incidente è avvenuto la sera del 10 dicembre 2023 nei pressi della stazione ferroviaria di Faenza (Ravenna).

Il Frecciarossa Lecce-Venezia, diretto a Santa Lucia si è scontrato con un treno regionale diretto a Bologna. 

L’urto si è verificato mentre il Frecciarossa retrocedeva lentamente per inerzia, colpendo il convoglio regionale fermo a un segnale rosso.

A bordo dei due treni viaggiavano 460 passeggeri, sei dei quali sono rimasti feriti in modo lieve.

Per il macchinista del Frecciarossa la Procura ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, contestandogli il reato di disastro ferroviario colposo

La difesa: «Gravi carenze nei sistemi di sicurezza»

«Al momento, dalla Procura di Ravenna non è ancora arrivata alcuna comunicazione formale su un eventuale rinvio a giudizio», ha dichiarato l’avvocato del macchinista.

«Non posso anticipare la linea difensiva, ma appare evidente che ci troviamo di fronte a un grave deficit nei sistemi di sicurezza ferroviaria.

Qualsiasi sia stata la causa dell’incidente, doveva essere presente un sistema in grado di prevenire il rischio di collisioni.

Diversamente, ogni volta che saliamo su un treno siamo esposti a eventi di questo genere».

Fonte Corriere del Veneto